Il corteggiamento e i diversi modi d’amare

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Partiamo da una premessa: il corteggiamento è un comportamento appreso.

Nelle società contemporanee l’attività sessuale richiede strategie di pianificazione attraverso il corteggiamento. La complessità sociale ha permesso di sviluppare un comportamento appreso grazie al quale abbiamo maggiore possibilità riproduttiva.

Il corteggiamento è spesso avviato dai maschi nelle specie animali, mentre negli umani non è importante chi avvia il corteggiamento bensì la sua qualità. Questa è dovuta spesso ad un individuo che chiede ad un altro di uscire per avviare un rapporto di conoscenza. Se le persone sono entrambe interessate per gli aspetti caratteriali, fisici o di personalità è possibile che l’incontro possa permettere lo svolgersi di un rapporto sessuale.

LA NEUROFISIOLOGIA DEI PROCESSI MENTALI

Il progredire dell’eccitazione sessuale passa attraverso l’ipotalamo (struttura che invia ordini per produrre neurormoni) che invia informazioni specifiche all’ipofisi (ghiandola che risponde secernendo altri tipi di ormoni). A volte, questi ormoni attivano o inibiscono altre ghiandole endocrine che a loro volta modificano l’attività metabolica complessiva. Tra queste ghiandole endocrine vi sono le ghiandole surrenali e gonadi che secernono androgeni ed estrogeni, catecolamine, glucocorticoidi e mineralcorticoidi.

L’esito del corteggiamento può concludersi con l’atto sessuale che comporta un notevole dispendio di energie. Questo è dovuto essenzialmente all’aumento degli ormoni nel sangue (in particolare nel plasma). Le catecolamine (adrenalina e noradrenalina) stimolano la contrazione della muscolatura pelvica e quella della vagina. Il cortisolo rilasciato durante l’atto sessuale porta ad una diminuzione del desiderio sessuale.

CORTEGGIAMENTO: LA RICERCA DEL PARTNER MIGLIORE

L’idea che stimola generalmente il desiderio nella donna eterosessuale è la ricerca di un partner che possa essere: alto, con le spalle larghe, il fisico tornito e le proporzioni equilibrate; mentre l’uomo eterosessuale solitamente cerca caratteristiche fisiche che gli consentono di capire la fertilità del partner (ad esempio i fianchi larghi e il seno prosperoso), soprattutto se l’incontro avviene durante l’ovulazione della stessa.

L’amore intenso e profondo è ben osservabile nella letteratura romantica, a metà del XIX secolo. Ma non dobbiamo dimenticare che esistono persone differenti con personalità e stili di vita variegati che possono rappresentare una vita di coppia monogamico o poligamico, con alti o bassi profili di fedeltà o che hanno trovato via alternative per soddisfare il proprio istinto sessuale.

DAL CORTEGGIAMENTO AI DIFFERENTI MODI D’AMARE

Esistono vari modi per gestire il desiderio sessuale ed è molto importante ricordare che l’omosessualità e l’eterosessualità sono definiti come orientamento sessuale.

È scandaloso pensare che in Spagna la pericolosità degli omosessuali per il fatto che lo negassero in pubblico fu abolita solo nel 1995. È facile imbattersi in stereotipi e pregiudizi. Pensare che le persone con orientamento omosessuale o transessuale siano più promiscue perché finora le leggi di tutela per i diritti LGBT sono state approvate con grande fatica.

Ai transessuali invece, il pregiudizio maggiore è da riconoscersi attraverso la prostituzione. Fino a poco tempo fa si parlava di transessualità in maniera così negativa da indurre alcuni di loro a rifugiarsi in paesi con mentalità più aperta, dove la diversità è apprezzata e non denigrata.

Riconoscere il pregiudizio, è il primo passo per accettare positivamente le differenze tra le persone.

 

 


Bibliografia

David M. Buss, Psicologia evoluzionistica, Milano, Pearson, 2016, Quinta edizione.

Ferràn Burgaya-Màrquez, Il sesso è (anche) nel cervello, Milano, Hachette, 2018.

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