L’alcool migliora la creatività, ma…

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L’alcool migliora la creatività? Ascoltami, fai così…togli il punto di domanda. Si, perché la risposta c’è già, ed è presente in letteratura scientifica.

Leggende narrano che i grandi scrittori, prima di approcciarsi all’atto creativo, si diano all’alcool. Drink, birra o del buon vino, dipende dai gusti. Io, prima di scrivere questo articolo, mi sono bevuto quattro spritz misti, e per finire uno shot di vodka liscia. Non male, vero?

Ho mentito, ho mentito. Gli spritz erano tre, non quattro! Come ben sai, l’alcool ha effetti devastanti sul cervello, sia sul breve che sul lungo periodo. In primis, ad essere intaccate sono le abilità cognitive. L’attenzione cala a vista d’occhio, per non parlare poi della memoria. Impossibile stare attenti o seguire un discorso per più di cinque secondi. E i grandi scrittori menzionati poco fa, allora?

L’ALCOOL MIGLIORA LA CREATIVITÀ: PROVE SCIENTIFICHE

Secondo alcuni, nonostante i comprovati effetti collaterali della bevuta, l’alcool migliorerebbe la creatività. Perché, pensaci un attimo. Più siamo sobri, più possiamo riferire ragionamenti logici, razionali. Ma, come ho ripetuto in più puntate del mio Podcast, c’è una bella differenza tra creativo e razionale.

Il pensiero divergente, o laterale…chiamalo come ti pare…sarebbe ostacolato dalla razionalità. L’intossicazione alcolica, intesa come ingestione di quantità di alcool concesse, favorirebbe l’inibizione degli schemi logici, liberando l’estro creativo. Esistono studi in grado di supportare questa ipotesi?

Andrew Jarosz, nel 2012, somministrò ad alcuni studenti drink a base di vodka, fino a superare la soglia consentita. I partecipanti mostrarono, ai test proposti, miglioramenti in campo creativo. I problemi proposti vennero risolti brillantemente, e in modo più veloce, rispetto al gruppo dei partecipanti sobri.

Quindi, l’alcool migliora la creatività perché inibisce la logica? Si tratta di una regola? I dati sembrano buoni, e l’analisi statistica è stata svolta in maniera impeccabile. Nonostante questo ulteriori studi andrebbero ripetuti per supportare a dovere questa ipotesi. A capo di potenziali pro, infatti, giungiamo ai contro.

L’ALCOOL MIGLIORA LA CREATIVITÀ, MA DISTRUGGE TUTTO IL RESTO

L’alcool è a tutti gli effetti, una sostanza dannosa per l’organismo, i quali danni vengono quasi sempre sottovalutati. Dosi eccessive, oltre ad inibire la sintesi proteica, inducono come accennato prima una diminuzione delle funzioni cognitive, ma anche delle funzioni esecutive.  

Se ricordi, le funzioni esecutive riguardano il controllo cognitivo dell’essere umano, tra cui oltre al ragionamento logico, anche i tempi di reazione e la capacità di apprendimento. Nello specifico, secondo il National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism, gli alcolici danneggerebbero il cervello umano, creando le manifeste difficoltà che ognuno di noi ha probabilmente sperimentato, almeno una volta nella vita:

  • Difficoltà di deambulazione;
  • Tempi di reazione aumentati;
  • Memoria rallentata;

E molti altri. Questi, sul breve (immediato, oserei dire) periodo. Sul lungo periodo, invece, c’è la possibilità che i deficit relativi alla prestazione cerebrale possano persistere, anche post sbornia. Un affarone, insomma. Il fattore chiave, come sempre, rimane la quantità.

Episodi di binge drinking, più volte a settimana, potrebbero rappresentare una pratica deleteria per la salute psicofisiologica dell’individuo. Ma, siamo sicuri che solo il binge drinking possa portare a problematiche simili? No.

Infatti, se la quantità è LA variabile rilevante, non esiste una soglia universale. In poche parole, non è possibile saper se e quanto alcool serve per creare casini. Sempre secondo il National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism, esisterebbero alcuni fattori da tenere in considerazione:

  • Quanto, e quanto spesso una persona beve;
  • L’età in cui la persona ha iniziato a bere, e per quanto tempo ha proseguito;
  • Età, livello di educazione, genere, genetica, ed episodi pregressi di alcolismo in famiglia;
  • Lo stato generale di Salute

Per carità, non voglio farti la predica. Anche a me piace godermi un bicchiere di vino per cordiali aperitivi e serate conviviali. Rimane in me, tuttavia, la consapevolezza che gli alcolici sono un nemico della performance, sia fisica che mentale.

UNA CONCLUSIONE CHE STA “NEL MEZZO”

Quindi, anche se altre ricerche supportassero l’ipotesi che l’estro creativo sia potenziato dagli alcolici beh…ci penserei due volte ad ammazzarmi di spritz prima di scrivere o produrre. Perché i costi superano di gran lunga i benefici. L’alcool migliora la creatività, ma a quale costo?

Cogli la giusta via di mezzo, che ti permetta di raggiungere i tuoi risultati e di essere felice. Il buon vecchio Aristotele la chiamava Mesotes. Insomma, be more Aristotele, e performa al meglio.

 

 


Bibliografia

Alcohol Research & Health, “Alcoholic Brain Damage” (Vol. 27, No. 2, 2003).

Jarosz, A. F., Colflesh, G. J., & Wiley, J. (2012). Uncorking the muse: Alcohol intoxication facilitates creative problem solving. Consciousness and Cognition, 21(1), 487-493.

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