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10
Mar, 2019
Vittorio Renna Diventare Psicologo/a Esame di Stato Psicologia

Esame di Stato Psicologia 2019

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L’Esame di Stato (EdS) per psicologi è alle porte. O meglio, non ancora.

Si trova sulla via di casa. Dalla tua finestra lo intravedi, sale un pochino di ansia e decidi che è il momento giusto per capirci qualcosa e buttare giù un piano d’azione efficace.

Ti trovi allora nel posto giusto, perché in questa serie di post voglio parlarti di come affrontare nel modo giusto l’Esame di Stato per psicologi. Ti darò anche opinioni e consigli personali, che ti lascerò nel testo in corsivo. Partiamo.

COS’È L’ESAME DI STATO

L’EdS per psicologi è l’esame promosso dallo Stato per valutare le tue abilità professionali da futuro psicologo. È l’ultimo step che devi compiere per poterti iscrivere all’albo professionale.
Puoi partecipare all’EdS solo in possesso di alcuni requisiti:

  • una laurea magistrale o triennale.
  • aver completato il tirocinio (12 mesi post-magistrale per l’EdS da psicologo, oppure 6 mesi post-triennale per l’EdS da psicologo junior)
  • aver pagato tutte le tasse e compilato tutte le carte entro le scadenze prestabilite

ESAME DI STATO: PROVE, SESSIONI E DATE

L’Esame di Stato si compone di 4 prove, 3 scritte e 1 orale, che serviranno a valutare le tue conoscenze psicologiche teoriche e pratiche.
Le 4 prove che dovrai sostenere sono:

  • I° prova: un elaborato scritto su un qualsiasi tema di psicologia (psicologia generale, dello sviluppo, metodologia)
  • II° prova: la stesura di un progetto di intervento per la promozione del benessere psicologico verso un privato, una comunità o un’azienda, oppure di prevenzione e riabilitazione di un disagio.
  • III° prova: la stesura di un referto clinico, completo di ipotesi diagnostica, diagnosi differenziale e accenni di intervento.
  • Prova orale: una discussione orale sulle prove precedenti, sul codice etico e deontologico e sulla tua esperienza di tirocinio.

Ogni anno vengono proposte due sessioni in cui poter dare l’EdS, una a Giugno (I sessione) e l’altra a Novembre (II sessione).
Le date delle prime prove di entrambe le sessioni sono uguali per tutte le sedi. Per esempio quest’anno, 2019, il MIUR ha proposto:

  • 13 Giugno 2019 per la I sessione
  • 14 Novembre 2019 per la II sessione

Invece, le date della altre tre prove varieranno in base all’Ateneo che sceglierai.

Ad esempio dove ho svolto il mio EdS, a Padova, le prove erano a circa una settimana l’una dall’altra. In altre sedi, come Pavia invece, prima e seconda prova venivano svolte lo stesso giorno.

Cerca perciò di informarti bene sulla sede che sceglierai e basati sul loro sito e sui loro bandi per organizzarti al meglio lo studio.

SEDI COMMISSIONI E VOTO

Ad oggi, in Italia esistono 19 sedi in cui poter svolgere l’Eesame di Stato per diventare psicologo a tutti gli effetti.
La scelta della sede sarà libera: non dipende né da dove hai svolto il tuo percorso accademico, né da dove hai svolto il tuo tirocinio.
Ogni sede avrà una sua commissione d’esame, composta da 5 membri: un presidente e quattro professionisti scelti tra docenti universitari e professionisti esterni iscritti all’Albo. Entrambe le sessioni dell’anno corrente avranno la stessa commissione. Sarà la commissione a redigere e successivamente a valutare le prove. Non esistono perciò prove uniche nazionali, ma varieranno da sede a sede.

Per superare l’EdS, e poterti finalmente iscrivere all’Albo, dovrai passare con almeno 30/50 (la sufficienza) ogni singola prova.
Una solo voto inferiore al 30 farà terminare il tuo percorso d’esame. Potrai riprovare comunque in una qualsiasi sessione successiva. Anche in una sede diversa.

Per quanto riguarda il voto finale, non ha grande importanza a livello curricolare. In parola povere, basta passarlo.

ULTIMI CONSIGLI

Non voglio parlarti con il senno di poi, di quello che ha passato l’esame e ti dice che sarà semplice. Capisco bene l’ansia che può mettere una prova così grande, e soprattutto diversa da ogni esame precedentemente affrontato durante il percorso accademico.

Serve un nuovo mindset. Uno studio trasversale. Capacità di ragionamento scientifico, per ipotesi e argomentazioni. Ed è utile anche una buona gestione dello stress, non tanto durante le prove, ma per mantenere dei buoni livelli di concentrazione nello studio mentre state attendendo l’esito della prova precedente.

In ogni prova poi, ci sono delle piccole dritte che mi hanno aiutato nello studio e nel loro svolgimento, che ti dirò nei prossimi articoli.

 

Guarda il video per capire meglio come sono fatte le altre prove.

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Il disturbo da gioco d’azzardo è un comportamen Il disturbo da gioco d’azzardo è un comportamento problematico, persistente o ricorrente legato al gioco d’azzardo. La #dipendenza da gioco si distingue dal gioco ludico per la modalità disadattiva che esercita un’influenza negativa sulla vita personale, professionale, familiare e sociale. ▪ Per quanto riguarda l’Italia, sono state intraprese poche ricerche epidemiologiche importanti.  La stima dei giocatori d’azzardo problematici varia dall’1,3% al 3,8% della popolazione generale, mentre la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2% e sono prevalentemente maschi. ▪ La sintomatologia ha segni simili alla dipendenza da sostanze: bisogno costante di dover giocare, nervosismo, irrequietezza quando non è possibile giocare d’azzardo e la necessità di aumentare la frequenza del gioco. ▪ Le fasi di questo disturbo sono molteplici ma sinteticamente ne possiamo identificare 4: 1. Percezione di onnipotenza, competitività e potere. Si inizia a ritirarsi dalla famiglia e a concentrarsi solo sul gioco. 2. A fronte di perdite improvvise ci sono tentativi vani di recuperare il denaro perso. 3. Disperazione, con attività illegali. Possono iniziare a manifestarsi anche pensieri suicidari. 4.  Rinuncia con sintomi depressivi, pensieri suicidari, palpitazioni, insonnia, ansia e disturbi psicosomatici. ▪️ 🆘 se hai bisogno di altre informazioni o vorresti un consulto puoi contattarmi a: sullorlodellapsicologia@hotmail.com ▪️▪️▪️ #psicologia #psicologo #psicologoonline #benessere #salute #benesserepsicologico #counseling #giocodazzardo #gioco #scommesse #sullorlodellapsicologia
Lo so bene: ha tutta l'aria di essere la classica Lo so bene: ha tutta l'aria di essere la classica domanda da un milione di dollari. Ci sono opinioni per tutti i gusti, ma probailmente la domanda dovrebbe essere un'altra: "Si può sempre essere amici del proprio ex o della propria ex?". ▪ E qui la risposta inequivocabilmente è NO. Non possiamo essere #amici di tutti i nostri ex, ma ci sono persone che riescono ad avere alcuni dei loro ex-partner come amici. Il passaggio da partner a ex, oltre alle fatiche da cambiamento, porta con sé tutta una serie di perdite. Le teorie sul fare diventare un ex partner amico sono davvero tante, e ognuna porta acqua al proprio mulino. ▪ C’è chi sostiene che quando si tratta di vero amore, in realtà, il sentimento non finisce mai. C’è chi sostiene che una volta superato l’abbandono ed elaborato il lutto, l’ex può essere promosso o declassato ad amico. C'è chi gli ex diventano amici ma di letto.Permane l’attrazione fisica e pur non volendo più rimanere coppia per determinate motivazioni, saltuariamente si concedono rapporti sessuali occasionali. ▪ Quando una relazione finisce, è difficile che succeda per accordo reciproco. Di solito è uno dei partner a voler interrompere la relazione, mentre l'altra vorrebbe continuare o cercare una soluzione. Questo fa sì che la rottura in molte occasioni generi conflitto, rabbia e risentimento. Con queste basi è difficile che poi si trasformi in amicizia. Altre volte la rottura sembra reciproca, non c'è più amore e forse attrazione ma il voler bene rimane. ▪ Condizio sine qua non è che entrambi gli ex partner siano d’accordo e che quindi abbiano avuto il tempo per fare questo switch mentale. ▪ Non è possibile generalizzare e ogni coppia con le sue dinamiche, ferite e risorse, andrebbe analizzata a fondo per comprendere cosa sarebbe più utile fare e non fare. Un distinguo importante va fatto per chi aveva creato una famiglia con figli. In questo secondo caso, la coniugalitá deve essere sempre ben tutelata e custodita al fine di garantire una buona genitorialitá. ▪️▪️▪️ #psicologia #psicologiaitalia #psicologo #psicologoonline #terapiapsicologica #crescitapersonale #counseling #relazionedicoppia #amore #amicizia #sullorlodellapsicologia
Credo che la più comune obiezione che mi è stata Credo che la più comune obiezione che mi è stata riferita che frena molte persone dall'intraprendere un percorso psicologico è: "Eh,ma costa troppo!". Non è proprio così.. ▪▪▪ #psicologia #psicologiaitalia #psicologo #sullorlodellapsicologia #crescitapersonale #salutementale #benesserepsicologico
Il disturbo neurocognitivo (o #demenza) ai corpi d Il disturbo neurocognitivo (o #demenza) ai corpi di Lewy è una patologia neurodegenerativa caratterizzata dalla progressiva perdita di neuroni in specifiche aree del Sistema Nervoso Centrale. ▪ Attualmente si stima approsimativamente una prevalenza di questo disturbo tra lo 0 e il 5% nella popolazione generale e dallo 0 al 30,5% nei pazienti affetti da demenza. ▪ La demenza a corpi di Lewy, come per le altre demenze è una malattia cronica a lenta progressione, per cui i sintomi tendono a svilupparsi in maniera sfumata e a passare inosservati per molto tempo. ▪ I segni clinici sono molto differenti e possono prevedere: disturbi della #memoria, del comportamento, dell'umore, perdita delle funzioni esecutive, scarsa concentrazione, disturbi visu-spaziali, allucinazioni, disturbi del sonno. ▪ 🆘 se hai bisogno di altre informazioni o vorresti un consulto puoi contattarmi a: sullorlodellapsicologia@hotmail.com ▪️▪️▪️ #psicologia #psicologo #psicologoonline #benessere #salute #benesserepsicologico #counseling #lewy #sullorlodellapsicologia
Premessa: lo strumento di per sé è quasi sempre Premessa: lo strumento di per sé è quasi sempre innocuo, ma diventa “letale” nelle nostre mani. Questa premessa è fondamentale perchè credo che troppo spesso si cerchino problemi o responsabilità nell' "altro". ▪ Proprio per questo vorrei vedere 3 possibili vantaggi e 3 svantaggi nell'uso di #whatsapp come via per la comunicazione. ▪ Vantaggi✅ 1. Dire ciò che si pensa: spesso, durante i litigi, capita che ci si infervori e si parli sopra l’altro. Su whatsapp c'è la possibilità di dire, scrivendo, tutto ciò che si pensa. 2. Da tempo per riflettere: legato al punto precedente, online si possono creare più pause, l'ambiente intorno a noi spesso è più tranquillo di quando si grida e ciò aiuta a pensare meglio cosa dire. 3. Lasciare traccia: arma a doppio taglio ma un vantaggio è la netta riduzione delle incomprensioni, del "Tu hai detto così". Avendo la chat è facilmente recuperabile la frase del contendere. ▪ A fronte appunto di una discussione via chat ci sono però altrettanti svantaggi connessi proprio al mezzo utilizzato ❌ 1. Fraintendibilità: se la chat fa rimanere ciò che è stato scritto, ciò non include il senso e il modo in cui è stato detto. Parlando vis a vis è molto più facile capire, tramite anche il comportamanto non verbale, e chiedere spiegazioni. 2. Apatia del messaggio: in chat non si è sempre capaci di far trasparire le emozioni e le loro sfumature. Esistono le emoticons, qualcuno dirà, però sono un’espressione piatta e non sempre che rispecchia la reale emozione. 3. Difficoltà di riappacificazione: insieme ai punti precedenti e alla velocità nel chattare, calmare le acque e riappacificarsi via chat è più difficile e con effetti brevi. Una lacrima, un abbraccio una frase detta con il cuore online si perde. ▪ Sembra stupido dirlo: bisogna saper litigare. ▪▪▪ #psicologia #psicologo #sullorlodellapsicologia #litigare #coppia #relazionedicoppia #comunicazione
Entri a lavoro di lunedì, dopo esserti riposato i Entri a lavoro di lunedì, dopo esserti riposato il weekend, e già al primo cliente vieni sommerso da una voglia di mollare tutto, rispondere male e una pesantezza fisica. Beh, occhio a prolungare questa situazione. ▪▪▪ #psicologia #psicologiaitalia #psicologo #sullorlodellapsicologia #crescitaprofessionale #lavoro #stress #burnout
Il disturbo della #condotta si caratterizza, princ Il disturbo della #condotta si caratterizza, principalmente, per la presenza di #aggressività a diversi livelli. I bambini e gli adolescenti con disturbo della condotta possono mostrare un comportamento prepotente, minaccioso, intimidatorio, con agiti anche aggressivi o illegali. ▪️ La prevalenza è circa del 10%. L'esordio si ha in genere durante la tarda infanzia o nella prima adolescenza e il disturbo è molto più frequente tra i maschi rispetto alle femmine. I comportamenti differiscono tra i sessi: i maschi sono più portati alla rissa, al furto e al vandalismo; le femmine sono propense alla menzogna, alla fuga e alla promiscuità. ▪️ Bambini o adolescenti con disturbo della condotta mancano di sensibilità verso i sentimenti e il benessere degli altri e a volte percepiscono erroneamente l'atteggiamento degli altri come minaccioso. Essi possono agire aggressivamente, comportandosi da bulli, minacciando il tutto con poco o nessun sentimento di rimorso. ▪️ 🆘 se hai bisogno di altre informazioni o vorresti un consulto puoi contattarmi a: sullorlodellapsicologia@hotmail.com ▪️▪️▪️ #psicologia #psicologo #psicologoonline #benessere #salute #benesserepsicologico  #counseling #bullismo #infanzia #adolescenza #sullorlodellapsicologia
Nella pratica da #psicologo può capitare che pers Nella pratica da #psicologo può capitare che persone che hanno intrapreso un percorso psicologico o psicoterapeutico per affrontare e gestire delle difficoltà, trovando giovamento, risultati ed un maggior benessere psicologico, condividano tali pensieri con i propri familiari o amici. ▪️ L' Articolo 28 del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani non entra molto nel merito ma si posiziona con il negare la possibilità di fare interventi diagnostici, di sostegno psicologicoo di psicoterapia rivolti a persone con le quali ha intrattenuto o intrattiene relazioni significative di natura personale. Non dice nulla sugli amici degli amici, o sul nipote della zia. ▪️ Dal mio punto di vista, per lo psicologo questo discorso va trattato con una certa cautela. Il punto principale è la tutela a 360° del proprio paziente che già èseguito da noi, di se stesso e della professione. ▪️ In questi casi è rimandato in un primo momento allo psicologo la valutazione, caso in caso, dell'opportunità  o meno di una consulenza psicologica e di una eventuale presa in carico, sulla base di considerazioni cliniche, etiche e deontologiche di qualcuno facente parte del nucleo relazione del paziente seguito. Credo che maggiore sia il legame tra queste persone e maggiore dovrebbe essere l'attenzione e la valutazione di un invio. Questo anche in un discorso di fiducia. La persona che abbiamo in carico potrebbe sentirsi minacciata, in difficoltà, non sicura. In un secondo momento, un confronto con questa persona credo sia doveroso. ▪️ Resta saldo, comunque, l'obbligo totale per lo psicologo al segreto professionale. Questa attenzione dovrà essere chirurgica. ▪️▪️▪️ #psicologia #psicologiaitalia #psicologo #psicologoonline #terapiapsicologica #crescitapersonale #counseling #famiglia #amici #sullorlodellapsicologia
Se esiste una psicologia positiva esiste anche una Se esiste una psicologia positiva esiste anche una negativa? Ehm, non è proprio così.. ▪️▪️▪️ #psicologia #psicologiaitalia #psicologo #sullorlodellapsicologia #psicologiapositiva #crescitapersonale #benessereesalute
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