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Sonno: che ruolo hanno amigdala e ippocampo?

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Durante il sonno che ruolo hanno l’ippocampo e l’amigdala? Questa è la domanda che approfondirò nell’articolo.

COSA SONO L’AMIGDALA E L’IPPOCAMPO?

L’amigdala e l’ippocampo sono due importanti strutture del lobo temporale del cervello. Appartengono al sistema limbico, importante per la regolazione della risposta emozionale e comportamentale.
L’ippocampo è coinvolto nell’elaborazione della memoria (a breve termine, lungo termine e spaziale), all’orientamento, nell’apprendimento e nelle emozioni. Gli esseri umani e altri mammiferi possiedono due ippocampi, uno in ogni emisfero del cervello.
L’amigdala invece è un insieme di nuclei a forma di mandorla; gestisce le emozioni e in particolare la paura e l’avversione. L’amigdala ha un ruolo fondamentale nella formazione e nella memorizzazione dei ricordi associati a eventi emotivi; infine è implicata nell’eccitazione e nei processi decisionali.

COME SI COMPORTANO IPPOCAMPO E AMIGDALA NEL SONNO?

L’ippocampo, quando dormiamo, si riattiva generando attività simili a quelle di quando siamo svegli. Invia informazioni alla corteccia cerebrale, la quale a sua volta reagisce. Questo scambio è spesso seguito da un periodo di silenzio chiamato “onda delta”, poi da un’attività ritmica. Questo processo serve a creare memorie stabili, grazie a circuiti corticali. I gruppi attivati mentre sono in corso le onde delta sono formati da neuroni che durante il giorno hanno partecipato all’apprendimento di nuove informazioni legate alla memoria spaziale. Ci troviamo di fronte al consolidamento della memoria. L’ippocampo può essere particolarmente sensibile alle conseguenze della perdita del sonno.

La Deprivazione del Sonno (Sleep Deprivation) può compromettere la plasticità neuronale dell’ippocampo e i processi di memoria. Compromettendo la plasticità e la funzione dell’ippocampo, il sonno cronicamente limitato e interrotto contribuisce ai disturbi cognitivi e alle malattie psichiatriche (Kreutzmann et al., 2019). In effetti il sonno svolge un lavoro di pulizia e di selezione delle esperienze del giorno; scarta i ricordi non importanti, ‘stratifica le esperienze che contano’ (professor Liborio Parrino). Inoltre il sonno REM contribuisce a una “dissipazione” di carica emozionale da parte dell’amigdala, in risposta a precedenti esperienze emozionali (della giornata o di periodi precedenti). Ciò si traduce in una minore emotività soggettiva il giorno successivo. L’attività dell’amigdala durante il sonno REM e NREM è elevata, di conseguenza ha un ruolo centrale nei sogni. Tuttavia, un ruolo causale dell’amigdala nei fenomeni onirici non è mai stato dimostrato (Blake et al., 2019). Sonno e sogno rappresentano una pulizia, “resettaggio” e “messa a punto” del cervello e delle funzioni neuronali.

Il sonno e il sogno, di buona qualità, avrebbero anche il ruolo di sopprimere, temporaneamente, il ruolo dei neurotrasmettitori adrenergici centrali implicati nell’eccitazione e nello stress, assieme all’attivazione di amigdala e ippocampo.

 

 


Bibliografia

Blake, Y., Terburg, D., Balchin, R., van Honk, J. & Solms, M. (2019). The Role of the Basolateral Amygdala in Dreaming. Cortex; 113, 169-183.

Felten, D.L & Shetty, A.N. (2010). Atlante di neuroscienze di Netter (seconda edizione). Gulisano, M (a cura di), Falcieri, E. (a cura di), Alberici, C. (Traduttore); Elsevier.

Kreutzmann, J.C., Havekes, R., Abel, T. & Meerlo, P. (2019). Sleep Deprivation and Hippocampal Vulnerability: Changes in Neuronal Plasticity, Neurogenesis and Cognitive Function. Neuroscience; 309, 173-90.

Zoli, S. (2020). Memoria: i ricordi si fissano nel sonno profondo. Neuroscienze Magazine.

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