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Nella mente del complottismo: dall’11 settembre alla terra piatta

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Nell’ultimo periodo e negli ultimi mesi si sta parlando molto, anche grazie al programma televisivo “Le Iene” di teorie del complottismo e di fake news e con questo articolo cercheremo di approfondire l’argomento dal punto di vista psicologico.

E se l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 Settembre fosse in realtà stato orchestrato dallo stesso governo?
Siamo davvero sbarcati sulla Luna o è stato tutto progettato su di uno scenario di set cinematografico?
Perchè ci vogliono convincere che la Terra sia piatta?
Cosa si nasconde dietro alle scie chimiche?

Secondo un sondaggio del 2013 fatto dal Public Policy Polling, ben 12 milioni di americani credono nella possibilità che i signori dei rettili governino il nostro paese. Certo, la teoria delle lucertole in costume è una delle meno popolari nella nazione; secondo lo stesso sondaggio, 21 milioni credono che l’atterraggio sulla luna sia stato simulato.

Ma noi europei, più nello specifico noi italiani, non è che siamo da meno. Nell’ultimo servizio delle Iene tra terrapiattisti, no-vax e complottisti vari, non ce la passiamo bene neanche noi.

COSA SONO LE TEORIE DEL COMPLOTTISMO?

Le Teorie del Complottismo sono definite come i tentativi da parte dell’opinione pubblica di spiegare la causa di un evento come frutto di una macchinazione da parte di poteri terzi costituita da individui al di sopra delle masse (McCauley & Jacques, 1979).

Attenzione però: non tutte le cospirazioni sono teorie folli a priori. Tuttavia ricerche hanno evidenziato che la popolarità delle teorie del complottismo è aumentata negli ultimi anni. Molto probabilmente il “boost” di tale diffusione è stato grazie agli strumenti mediatici e del WWW (Coady, 2006). Internet ha cambiato il carattere delle teorie della cospirazione e del complottismo consentendo loro di spargersi in tempo reale, molto più veloce di quando si doveva scrivere un libro. Ma non ha, come in diversi sostengono, facilitato un cambiamento significativo nel numero di persone che ci crede.

COMPLOTTISMO: COSA DICE LA PSICOLOGIA?

Qualsiasi cosa un professionista psicologo/a possa pensare, personalmente, su questo argomento, rimane interessante studiarne il fenomeno, ad esempio, perché: le teorie del complottismo sono in grado di influenzare le masse senza la loro consapevolezza.
In una recente ricerca si evidenzia che grazie ad un meccanismo socio-psicologico, l’approvazione delle teorie del complotto dipenda dalla disposizione alla cospirazione da parte dello stesso individuo (Douglas & Sutton, 2011).
L’opinione pubblica ricercherebbe in automatico delle spiegazioni socialmente coerenti per eventi ad alta importanza socio-emotiva (morte di celebrità, grandi catastrofi internazionali) (Leman & Cinnirella, 2007). Per questi eventi le persone, però, non hanno un accesso diretto ai fatti che le possano aiutare a distinguere le spiegazioni corrette da quelle veicolate. Di tanto in tanto, l’individuo è tenuto a fare affidamento ad una serie di informazioni spesso contrastanti, provenienti da diverse fonti (Wallace, 2001). Uno strumento socio-cognitivo che va in aiuto alle persone è la cara e vecchia proiezione, teorizzata da Freud nel 1896. I modelli teorici contemporanei tendono a vedere la proiezione come un mezzo inconsapevole ed automatico per dare un senso al contesto sociale e coerenza ad informazioni esterne poco attendibili o comunque ambigue
(Ames, 2004).

Interrogarsi, dubitare è nella natura umana, come però lo è anche indagare ed approfondire. Ci può stare avere un dubbio su di un attentato, o un fenomeno politico (purché dubbio rimanga e non si diffondano false informazioni). Non è ragionevole e socialmente accettabile affermare che la “Terra sia piatta” o mettere in pericolo la salute dei nostri figli.

…ma se questo articolo fosse tutto un’architettura ad hoc?

 

 


Bibliografia

Ames, D. R. (2004). Inside the mind reader’s tool kit: Projection and stereotyping in mental state inference. Journal of Personality and Social Psychology, 87, 340–353.

Coady, D. (2006). Conspiracy theories: the philosophical debate. Hampshire, England.

Douglas, K. M. & Sutton, R. M. (2011). Does it take one to know one? Endorsement of conspiracy theories is influenced by personal willingness to conspire. British Journal of Social Psychology, 50, 544-552.

Freud, S. (1896). Further remarks on the neuro-psychoses of defence. The standard edition of the complete psychological works of Sigmund Freud, Volume III (1893-1899). Early Psycho-Analytic Publications, Hogarth Press, 157-185.

McCauley, C., & Jacques, S. (1979). The popularity of conspiracy theories of presidential assassination: a Bayesian analysis. Journal of Personality and Social Psychology, 37, 637-644.

Wallace, P. M. (2001). The psychology of the internet. Cambridge University Press.

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