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La bulimia nervosa: immagine del corpo e benessere psicologico

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La bulimia nervosa rientra nei disturbi del comportamento alimentare ed è un’esperienza correlata ad un’alterata immagine del corpo che l’individuo ha di sé, con possibili esiti negativi sul proprio benessere psicologico.

Secondo i criteri del DSM-5 la bulimia nervosa si caratterizza di :

  • Episodi ricorrenti di abbuffate compulsive.
  • Comportamenti di compenso impropri con condotte di eliminazione come vomito autoindotto o uso di diuretici e lassativi .

Il disturbo si manifesta di solito durante l’adolescenza ma, come per l’anoressia, occupa tutte le fasi della vita.

BULIMIA: QUALE IMMAGINE DEL PROPRIO CORPO SI CREA?

Partiamo dal presupposto che l’immagine corporea si riferisce al modo in cui il nostro corpo ci appare. Nella bulimia nervosa, l’immagine del corpo si discosta dalla realtà e viene così percepita in modo alterato.  Infatti, nonostante l’oggettivo basso peso corporeo, il soggetto intrattiene una relazione problematica con il cibo: tenderà ad avere un’attenzione patologica per l’alimentazione e controllerà costantemente il suo peso corporeo. Tutto questo si accompagna a sensazioni di inadeguatezza e senso di colpa che creano così disagio psicologico. Il bulimico odia l’immagine del suo corpo e prova per esso vergogna, così cerca di nasconderlo e di nascondersi.

Una relazione problematica con il cibo è associata a una compromissione significativa a lungo termine sia fisica che mentale sulla qualità di vita. Studi dimostrano che la bulimia nervosa è associata a una probabilità significativamente maggiore di autolesionismo, suicidio e morte.
Così – la posizione dell’American Dietetic Association – propone nella cura l’uso di un approccio collaborativo da parte di un team interdisciplinare di specialisti quali psicoterapeuti, nutrizionisti e medici.

CONTESTO CULTURALE

Quando si rilevano delle anomalie nel rapporto con il cibo, si è abitualmente portati a credere che il problema riguardi solo l’apparato digerente, ma bisogna ricordare che l’attività mentale e le funzioni somatiche sono spesso in comunicazione. Nel caso della bulimia nervosa infatti la mente finisce per avere un ruolo alquanto direttivo ed importante.

Nell’era della globalizzazione il corpo ha da sempre assunto un ruolo di rilievo: è un oggetto estetico da mettere in mostra e si basa su stereotipi da seguire, i cui maggiori esponenti sono visibili soprattutto nel campo della moda. Nella  nostra cultura la magrezza è un elemento di successo. Non a caso nella bulimia nervosa il sesso maggiormente colpito è quello femminile, specie nella fase  evolutiva quale l’adolescenza.

Nel caso di un soggetto bulimico chi vede e chi vive quel corpo è come se sperimentasse due realtà completamente diverse, quasi come se si trattasse di due corpi differenti. Capiamo così che la bulimia nervosa porta ad un’agonia del corpo con conseguente declino anche sul piano psicologico, il tutto contornato dal giudizio sociale.

 

 


Bibliografia

American Dietetic Association (2006). Position of the American Dietetic Association: Nutrition intervention in the treatment of anorexia nervosa, bulimia nervosa, and other eating disorders; 106 (12), 2073-82.

American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5).Washinton, DC: American Psychiatric Association.

Stagi, L. (2002). La società bulimica: le trasformazioni simboliche del corpo tra edonismo e autocontrollo. Franco Angeli.

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