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Cervello bilingue: gli effetti del bilinguismo sull’età adulta

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Il cervello bilingue, o più semplicemente quando si parla di bilinguismo, è la capacità che possiede un individuo, o un gruppo etnico, di usare alternativamente e senza difficoltà due diverse lingue.

Parlando di bilinguismo e cervello, il tutto diventa più complesso.

GLI EFFETTI BENIFICI DI UN CERVELLO BILINGUE

Molti studi hanno mostrato che esiste un effetto benefico del bilinguismo sullo sviluppo cognitivo dei bambini, ma recentemente, attraverso l’utilizzo e lo studio sia del comportamento che delle tecniche di neuroimaging, ci si è soffermati anche di come il bilinguismo possa avere degli effetti sulla cognizione in età adulta.

Secondo alcune ricerche, il bilinguismo ha un effetto leggermente minore nell’età adulta, ma assume un ruolo importante in età avanzata, fornendo una protezione maggiore dal decadimento cognitivo, questa protezione viene definita come “riserva cognitiva”.

PLASTICITÀ CEREBRALE E BILINGUISMO

Molti studi hanno riportato che il cervello bilingue è soggetto a cambiamenti, questi riguardano molte strutture e reti cerebrali comprese quelle critiche per le funzioni esecutive.

Uno studio su anziani bilingue ha riportato un aumento della materia grigia nella corteccia cingolata anteriore, a differenza dei monolingue che hanno mostrato una diminuzione della materia grigia nella corteccia prefrontale dorsolaterale (svolge un ruolo fondamentale nelle funzioni esecutive). Queste differenze cerebrali sono correlate dal vantaggio che i bilingue mostrano, rispetto ai monolingue, in un compito cognitivo come il Flanker Task (Abutelebi et al. 2015).

Come già anticipato precedentemente, gli effetti della plasticità cerebrale provenienti dal bilinguismo porterebbero ad un invecchiamento cognitivo migliore, sebbene questo meccanismo ancora non sia stato del tutto spiegato.

Ci sono prove di come il cervello bilingue mostri un vantaggio nel compensare il deterioramento neurale, poiché si è notato che gli individui bilingue non mostrano anticipatamente i sintomi comportamentali tipici, ad esempio, della malattia di Alzheimer.

LE DIFFERENZE COGNITIVE NEL BILINGUISMO

Il contesto, che nel corso degli studi, è stato utilizzato per poter esaminare come il bilinguismo possa avere un’influenza sulle abilità cognitive, è quello della neuroplasticità funzionale.

Per neuroplasiticità funzionale si intende, lo studio di come l’esperienza riesce a modificare la struttura e le funzioni cerebrali.

Una spiegazione logica per capire meglio quella che è l’organizzazione di una mente bilingue, fa riferimento alla rappresentazione indipendente delle due lingue, ovvero, i due linguaggi sono due sistemi indipendenti a cui si accede in modo univoco in risposta al contesto.

Prove sostanziali hanno invece affermato come la mente di un individuo bilingue non sia organizzata per sistemi indipendenti, ma che i bilingue mostrano un’attivazione di entrambe le lingue e qualche interazione tra loro in ogni momento, anche in contesti interamente guidati da una sola delle lingue.

L’essere bilingue permette ai processi attentivi e di controllo inibitori (fanno parte di quelle che sono le funzioni esecutive) di rafforzarsi, poiché sono processi che questi individui utilizzano regolarmente, riducendone quindi la velocità o la gravità del loro declino (Bialystok, E. 2007).

In conclusione tutto questo supporta l’opinione, secondo cui, i bilingue abbiano un vantaggio nel compensare la perdita della struttura e della funzione cerebrale. Una delle possibili spiegazioni, il cui dibattito è ancora aperto, è che in caso di declino cognitivo legato all’età, il bilinguismo riesce a consentire l’uso di percorsi neurali efficienti e/o alternativi.

 


Bibliografia

 

Abutalebi, J., Guidi, L., Borsa, V., Canini, M., Della Rosa, P. A., Parris, B. A. & Weekes, B. S. (2015). Bilingualism provides a neural reserve for aging populations. Neuropsychologia, 69, 201-210.

Antoniou, M. (2019). The advantages of bilingualism debate. Annual Review of Linguistics, 5, 395-415.

Bialystok, E. (2007). Cognitive effects of bilingualism: How linguistic experience leads to cognitive change. International journal of Bilingual education and bilingualism, 10(3), 210-223.

Bialystok, E., Craik, F. I. & Luk, G. (2012). Bilingualism: consequences for mind and brain. Trends in cognitive sciences, 16(4), 240-250.

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