Il pensiero: tra psicologia ed economia

Condividi l'articolo!

Secondo l’economia classica, le scelte dell’essere umano sarebbero dettate dal pensiero e dai cosiddetti principi di razionalità, e l’uomo sarebbe una sorta di gigantesca calcolatrice infallibile, sempre pronto a portare a termine la scelta migliore.

Peccato che, nel descrivere questi principi di razionalità, gli economisti abbiano trascurato i bisogni psicologici. Se fosse così come dicono, allora:

  • Le pubblicità e il marketing sarebbero del tutto inutili, in quanto l’essere umano sceglierebbe sempre l’opzione migliore secondo i bisogni e la situazione.
  • Le teorie economiche sono leggi logico-matematiche, che spiegano come un soggetto dovrebbe prendere la decisione migliore, ma nella realtà di tutti i giorni il cervello funziona in modo diverso.

Per mettere un po’ tutto in crisi, diremo che l’uomo non è per nulla un essere razionale, e che le decisioni non vengono quasi mai prese in modo intenzionale e consapevole. Questo porta ad una intuizione geniale: il sistema decisionale umano ha delle debolezze, delle falle di ragionamento. Bella scoperta, vero? C’è chi ha vinto un Nobel per l’economia, ed era uno psicologo.

PENSIERO LENTO E VELOCE

Si tratta di Daniel Kahneman, pioniere e uomo di scienza, tanto geniale quanto sconosciuto agli studenti di economia in italia. Nel suo libro, “Pensieri lenti e veloci”, Kahneman introduce la teoria del doppio processo. In poche parole, il sistema decisionale dell’essere umano sarebbe strutturato in due sistemi, che per comodità chiama

  • Sistema 1: veloce, cognitivamente economico (automatico), utilizzato il più delle volte per prendere decisioni di qualsiasi tipo, inaccurato, in comune con altre specie.
  • Sistema 2: lento, cognitivamente poco economico (controllato, serve uno sforzo conscio), accurato.

Per rendere il concetto comprensibile, facciamo un esempio, tratto da pensieri lenti e veloci:

Ci sono una pallina e una penna, che insieme costano un 1,10 £. Se la pallina costa 1 £ in più della penna, quanto costa la penna?

IL PENSIERO NEL CERVELLO

Lo spettacolo ha inizio, all’interno del tuo cervello. Il Sistema 1 è più rapido, spinge per la risposta automatica, priva di qualunque tipo di controllo, e ti dice: “Amico, è facile. La penna costa 0,10 centesimi, avanti con quella risposta!”. E tu, alla fine di un’estenuante giornata, non hai decisamente voglia di ragionare oltre.

Peccato che sia la risposta sbagliata.
Il Sistema 2, allora, prova a riparare ai danni del Sistema 1: “Aspetta un attimo…allora, 1 £ in più…la risposta giusta è 0,05! Infatti 1,05£ è esattamente 1£ in più di 0,05£. Bastava così poco, concentrati!”.

Il Sistema 2 è più inaccurato, ma costa molto. Non possiamo, per ogni nostra decisione, ragionare a fondo e conoscere ogni esito di ogni possibile scelta. L’economia prima di tutto, minima spesa, massima resa. Quando, alla fine di un’estenuante giornata lavorativa, andiamo al supermercato, capita di spendere di più per il medesimo motivo.

I Bias (errori) cognitivi dell’essere umano sono molti, e verranno approfonditi su questa sezione del sito per le prossime settimane. La parola chiave è paternalismo libertario e se non sai cosa sia puoi scoprirlo negli altri articoli.

 

 


Bibliografia

Kahneman, D. (2012). Pensieri lenti e veloci, Mondadori editore.

 

Articoli sempre aggiornati sul mondo della Psicologia

Direttamente nella tua casella di posta!