Alimentazione e modi per dimagrire? Mangia davanti allo specchio

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Secondo indagini Istat sull’alimentazione svolte nel 2016, in italia, nel 2015:

“più di un terzo della popolazione adulta (35,3%) è in sovrappeso, mentre una persona su dieci è obesa (9,8%); complessivamente, il 45,1% dei soggetti di età ≥18 anni è in eccesso ponderale. Come negli anni precedenti, le differenze sul territorio confermano un gap Nord-Sud in cui le Regioni meridionali presentano la prevalenza più alta di persone maggiorenni obese (Molise 14,1%, Abruzzo 12,7% e Puglia 12,3%) e in sovrappeso (Basilicata 39,9%, Campania 39,3% e Sicilia 38,7%) rispetto a quelle settentrionali (obese: PA di Bolzano 7,8% e Lombardia 8,7%; sovrappeso: PA di Trento 27,1% e Valle d’Aosta 30,4%)”. (Epiditalia, 2017)

Com’è possibile notare, l’obesità, unita alle cardiovascolari e differenti tipi di diabete, rappresentano le patologie del 2018 correlate all’alimentazione. L’educazione alimentare, fondamentale per il corretto funzionamento psicofisiologico dell’essere umano, viene spesso sottovalutata sia nel contesto sociale che famigliare.
Sarebbe possibile, attraverso alcune tecniche o trucchi, mangiare di meno? Ma soprattutto, ha senso ricorrere a questi escamotage, o esiste una scelta migliore?

VUOI DIMAGRIRE? MANGIA DAVANTI ALLO SPECCHIO

Lo studio di Ata Jami del 2016 propone un metodo stravagante, che, secondo il parere dell’autore, potrebbe rendere il cibo spazzatura meno appetibile, e quindi dimagrire velocemente. Il tutto si basa sulla Objective Self-Awareness Theory. In breve, quando un soggetto dirige l’attenzione su di sé, diventa oggetto della propria percezione, aumentando così la coscienza di se stessi.
Allo studio hanno preso parte 85 studenti, reclutati all’università dell’Utah. I cibi classificati come “salutare” sono stati frutta e verdura, mentre è stato indicato come “non salutare” la torta al cioccolato. Il campione poi è stato diviso in due gruppi, che avrebbero dovuto mangiare davanti allo specchio, con un background musicale, o la torta al cioccolato, oppure una porzione di frutta e verdura. I risultati hanno supportato l’ipotesi di partenza, ovvero che l’essere cosciente delle proprie azioni, guardando se stessi allo specchio, renderebbe il cibo spazzatura meno appetibile.

ALIMENTAZIONE: LA CRUDA VERITÀ

Ogni giorno leggiamo e ci confrontiamo con il mondo della ricerca scientifica sul web, scoprendo articoli come questo. Una ricerca del genere, senz’altro pionieristica e unica nel suo genere, presenta più contro che pro. Ne elenchiamo alcuni:

  • La torta al cioccolato è davvero un alimento poco sano? Dipende dagli ingredienti.
  • Frutta e verdura sono alimenti sani, ma è davvero sufficiente inserire una così povera scelta di alimenti, per capire se la strampalata tecnica dello specchio funzioni? No.
  • Sarebbe possibile che, oltre allo specchio, la consapevolezza di essere osservati da altre persone nell’atto di mangiare (gli osservatori), avrebbe potuto influenzare la percezione del gusto delle persone? Si. Episodi di Binge-eating avvengono spesso in solitudine.
  • Come ha fatto l’autore a ricostruire la percezione del gusto delle persone? Incrociando in dati auto-riferiti dai soggetti. Sarebbe davvero un dato esaustivo e misurabile in ogni situazione? No.

E non ce la sentiamo di andare avanti. La verità è una sola, più vicina alla realtà. L’unico modo per dimagrire in modo sano è creare un deficit calorico, non andare da IKEA a comprare uno specchio e posizionarlo in cucina. Sicuramente la seconda opzione risulterebbe più facile ed economica, ma senza alcuna prova scientifica a suo favore. In assenza di condizioni patologiche, non esistono le ossa grosse o il “sono nato grosso”. La scelta migliore è impegnarsi nello studio della cultura alimentare, che non ci viene fornita dalla società per mille motivi che non è mia competenza elencare.

Vuoi dimagrire velocemente? Rivolgiti ad un professionista, migliora la tua composizione corporea. Allenati, mangia come si deve e segui uno stile di vita sano. Per fortuna, non esistono scorciatoie.

 

 


Bibliografia

Ata Jami (2016). Healthy Reflections: The Influence of Mirror-Induced Self-Awareness on Taste Perceptions. Journal of the Association for Consumer Research 1 (1), 57-70.

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